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lunedì 29 ottobre 2007

PREZZI, IRREGOLARE 1 ETICHETTA DI FRUTTA SU 4





Coldiretti chiede maggiori controlli nei mercati contro ortofrutta straniera spacciata come italiana

orto.jpg "La nostra provincia vanta una produzione ortofrutticola d'eccellenza: basti pensare ai radicchi a marchio, che dalle prossime settimane arriveranno sul mercato. Eppure il rischio di comprare frutta e verdura dalla provenienza dubbia è ancora elevato". E' quanto afferma Coldiretti Padova, sottolineando la necessità di estendere i controlli sull'origine dei prodotti anche al settore dell'ortofrutta.
"Nonostante gli obblighi di legge - afferma Marco Calaon, presidente di Coldiretti Padova - almeno una etichetta su quattro nei banchi di vendita è irregolare poiché non indica la provenienza, con il rischio che vengano spacciati come italiani prodotti stranieri con effetti speculativi sull'andamento dei prezzi. Anche nei nostri mercati sono necessari maggiori controlli perché non sempre le indicazioni dell'origine, della categoria e del prezzo sono chiare. La mancanza delle etichette con l'indicazione dell'origine impedisce di fare scelte consapevoli e di capire quali prodotti sono di stagione nel nostro Paese e quale è quindi il momento migliore per acquistare le arance, i kiwi o le pere, che evidentemente non sono presenti in Italia dodici mesi all'anno. Inoltre cresce il rischio che senza saperlo i consumatori, pensando di acquistare pomodori campani o pugliesi, verdure siciliane o venete o frutta secca di prima qualità portino a casa a caro prezzo un prodotto di scarto di origine belga, olandese, spagnola, marocchina o turca".
In relazione al piano contro le speculazioni varato dal Governo per i settori dei cereali e del latte, Coldiretti Padova sottolinea l'importanza di far applicare le norme del decreto legislativo 306/02 che definiscono le sanzioni per chi non rispetta l'obbligo di indicare in etichetta le informazioni relative all'origine, alla categoria, alla varietà, nonché al prezzo della frutta e verdura messe in vendita sia nel caso di prodotti confezionati che in quelli venduti sfusi, per i quali possono essere utilizzati appositi cartelli o lavagnette.
Del resto le speculazioni sui prezzi sono sempre in agguato. "Secondo i dati rilevati dall'Istat - aggiunge Walter Luchetta, direttore di Coldiretti Padova - per la frutta si è registrato a settembre un aumento dei prezzi al consumo del 5,6 per cento mentre alla produzione in campagna i prezzi sono stati sostanzialmente stabili (+1,74 per cento) sulla base dei dati Ismea".

Ufficio Stampa Coldiretti Padova

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