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venerdì 26 ottobre 2007

IN EUROPA IL PARTITO DEI CONTRARI AGLI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI HA DUE ALLEATI IN PIÙ


Il Presidente francese Sarkozy e il Commissario Ue Dimas a sorpresa si schierano contro gli ogm. Si potrebbero delineare forse nuovi scenari e nuovi equilibri tra gli Stati membri, ma intanto vengono aperte le porte all’importazione di altri cibi biotech

Un no alla coltivazione degli Ogm in Europa si è alzato con forza all'interno della Commissione europea e rischia di travolgere l'intero collegio dei commissari che, a grande maggioranza, sembra invece favorevole a introdurre su larga scala in Europa le semine di prodotti transgenici. E' stato Stavros Dimas a rompere il fronte del sì proponendo di rifiutare le richieste di coltivazione di due mais transgenici: il Bt11 della multinazionale Syngenta e il 1507 della società Pioneer, nonostante l'Efsa (l'agenzia europea per la sicurezza alimentare) avesse dato per entrambi parere favorevole. Nello stesso momento Sarkozy ha deciso di sospendere la coltivazione di organismi geneticamente modificati in Francia finchè non se ne discuterà ulteriormente entro la fine dell'anno.

"Ci sono pesticidi ogm. Ho deciso di sospenderne la coltivazione per precauzione", ha detto il Presidente parlando della nuova politica ambientale del paese.

"Questo tipo di moratoria è contraria alla legislazione europea". Barbara Helferich, portavoce del commissario Ue all'ambiente, Stavros Dimas, ha commentato cosí la proposta del presidente francese, Nicolais Sarkozy, di "congelare" la situazione attuale sugli Ogm fino all'esame della legge nel gennaio 2008. Smentite e controsmentite, che creano soprattutto una grande confusione.

La Commissione Ue, negli stessi giorni di queste sortite ecologiste, ha aperto le porte a una barbabietola e a tre nuove varietà di mais transgenici, tra cui l'Herculex, destinati all'alimentazione umana e animale. Potranno essere importati in Europa, ma non coltivati, da Monsanto, Pioneer e Dow AgroSciences.

Da quando nel 2004 è caduta la moratoria europea contro gli ogm, la Commissione ha autorizzato l'importazione di 15 prodotti biotech, sempre giocando sulla mancanza di accordo tra gli Stati membri, spaccati tra favorevoli e contrari e costantemente incapaci di formare una maggioranza in grado di bocciare o approvare definitivamente le singole varietà. Tale permanente stato di incertezza provoca tensioni alla vigilia della scottante decisione della Commissione sulla coltivazione della ormai famosa "superpatata" biotech prodotta dalla Basf, il cui arrivo rappresenterebbe sì una rivoluzione nei rapporti con il transgenico alla quale si aggiungerebbero una serie di timori legati alla salute umana: la patata Amflora, infatti, è uno dei pochi ogm su cui gravano seri dubbi di pericolosità in quanto, si sospetta, sviluppa una resistenza dell'organismo agli antibiotici. Inoltre aprirebbe la strada alle colture transgeniche, oggi praticamente inesistenti nel Vecchio Continente, nonostante l'Ue non abbia regole contro la contaminazione accidentale delle colture biologiche da parte di quelle ogm.

di T N

Le tradizioni popolari lucane

La Lucania, proprio per la sua posizione, per secoli ai margini delle grandi strade di comunicazione "si presenta rispetto alla tradizione popolare come un'area prevalentemente conservativa" come scrive Giovanni Bronzini che con Ernesto De Martino ha maggiormente studiato questo aspetto della regione. Nelle campagne, sopratutto del materano, pur in una situazione economica del tutto cambiata anche per merito della Riforma fondiaria, sopravvivono usi e tradizioni la cui origine si perde nella notte dei tempi. Non e' facile indicare i paesi perche' sono situazioni sporadiche. Come ad esempio il Morgengab o "dono del mattino" (si noti la parola germanica) introdotto dai Longobardi: consiste nel dono di parte dei suoi beni che il marito fa alla moglie all'alba della prima notte di nozze, come ringraziamento per l'amore donatogli. Se si pensa che, come abbiamo detto, la Lucania e' scarsamente popolata, s'immaggina bene che, in sperdute case rurali, l'uso persiste. Vi e'poi il rito dei Maggi che, un po' modificato, lo si ritrova anche come rito nuziale. Infatti, in Lucania dalla fine del '700 sino a meta' dell'800 circa, spesso le nozze venivano celebrate all'ombra "dell'albero della liberta'", al centro della piazza principale, compiendo tre giri intorno ad esso e pronunciando formule piu' o meno magiche.

Un momento della festa del Maggio ad Accettura

La piu' antica "Festa dei Maggi" si svolge ad Accettura (Matera): avviene in due tempi, all'Ascensione e a Pentecoste, quando si sceglie prima l'albero piu' alto e diritto del bosco di Montepiano "il Maggio" e poi la "cima", l'agrifoglio da issare sul cerro. Il taglio del cerro comporta un'enorme fatica e quando il tronco sta per cadere vi e' il rito del pianto simulato per celebrare l'agonia della pianta. Poi avviene la processione dei buoi, dieci coppie, dal bosco in paese con un andare ieratico e lento. In piazza si cerchera' con una spettacolare gara di abilita' di abbattere le targhette legate alla "cima" e si avra' ogni volta un premio. la festa e' dedicata a S. Giuliano, protettore del paese, e la processione vede le donne impegnate a portare sul capo dei grandi "Cinti", ceri decorati ed addobati con nastri e fiori. Si vuole credere che la scalata finale dei due alberi sia rappresentativa dell'intervento dell'uomo che "domina la natura".

Successivi ad Accettura, i Maggi di Castelsaraceno (Potenza), per la festa di S. Antonio, si chiama festa dell'antenna (l'albero) e si svolge il 19 giugno, con inizio, pero', il 12, con la scelta dell'albero.

Anche a Rotonda (Potenza) viene celebrata a S. Antonio la "festa del pitu" l'albero trovato nei boschi vicini, sul Pollino, da gruppi di gente guidati dal "caporale" il giorno 9 giugno. Il 13 giunge in paese il tronco piu' grande mentre prima erano arrivati circa 50 abeti medi. Il "pitu" viene poi sollevato con sopra il caporale, mentre dopo si venderanno i tronchi all'asta per finanziare la festa.

Vi sono poi le usanze, come quella del "ceppo": un uomo a seconda del carattere della donna amata le mette un ceppo davanti alla porta di casa; se lei accetta si possono fidanzare, altrimenti il ceppo verra' fatto rotolare per la strada. Cio' soprattutto nelle campagne di Val d'Agri.

Scomparso l'uso di mettere un aratro in miniatura sotto il cuscino del moribondo se l'agonia si prolunga va, sussiste invece quella del "lamento funebre" di vicine di casa dette prefiche, a volte soltanto come presenza e dialogo continuo con i parenti durante la notte intera per evitare che essi si addormentino e il defunto ne soffra. L'uso e' diffuso sia in provincia di Matera (Pisticci, Stigliano, San Mauro Forte, San Giorgio Lucano) che in provincia di Potenza (Senise, Pietragalla, Missanello, Nemoli). L'antichita' del lamento funebre e' attestata, oltre che dalla parte musicale, anche dal testo che, con l'assenza assoluta di invocazioni alla Vergine e ai santi, denuncia chiaramente un'origine precristiana. Questo lamento viene fatto dalle donne della famiglia o da qualche vicina particolarmente versata nel "pianto" in occasione di una morte; le donne si stringono attorno alla salma e si "lamentano" e in queste lamentazioni rievocano le qualita' del morto ricordando anche vari episodi della vita terrena. "La struttura del lamento funebre - ha scritto Ernesto De Martino - si articola in tre momenti distinti : la scarica d'istinti con accentuata tendenza autolesionistica, le stereotipie verbali, mimiche e melodiche e la singolarizzazione del dolore merce' la variazione". Appena avviene il decesso infatti le donne si abbandonano a scene di isteria, urlando, graffiandosi il volto, strappandosi i capelli; in un secondo momento il dolore si organizza, i gesti si coordinano e la disperazione viene espressa mediante moduli verbali, melodici e ritmici. Da questo secondo momento "generico" si passa alla caratterizzazione del defunto.

Dice un "lamento" registrato a Pisticci: "Gioacchino mio, bene della tua donna, che morte improvvisa, bene della tua donna, oh! che mani pregiate che avevi. Quanta fatica hai fatto con queste mani, bene della tua donna. E ora ti debbo dire che cosa ti ho messo nella cassa, bene della tua donna: due camicie, una nuova e una rattoppata, bene della tua donna; la "tovaglia" per pulirti la faccia nell'altro mondo, bene della tua donna; e due paia di mutande una nuova e una con una toppa sul sedere; e poi ti ho messo la pipa, bene della tua donna. E ora per chi debbo mandarti il sigaro all'altro mondo bene della tua donna?".

L'aldila' nel quale si muove il defunto, come appare da questo lamento di Pisticci, come del resto dagli altri, non presenta nessuna caratteristica dell'aldila' cattolico; e' vicino invece al mondo precristaino; infatti il lamento funebre lucano puo' essere considerato la sopravvivenza di un modo di "lamentarsi" diffuso nel mondo antico. Alla musica arcaica delle ninne-nanne si accompagna invece un testo che in misura maggiore o minore risente del cattolicesimo.

Ecco un ninna-nanna raccolta a Forenza (Potenza):

Ninna nanne, ninna cantenne, mamma di Criste,

annuncele la memnne, mamma di Criste,

annucele ru latte, te vole benedi' chi t'ave fatte;

T'ave fatte e ti vole mantenere, figlie,

statte a lu munne pi uarere;

uarisce figlie lu munne pe' cint'anne,

uarisce, cose belle di la mamm.

Per quel che riguarda gli strumenti con i quali viene eseguita la musica, i piu' diffusi sono il 'cupa-cupa' (il tamburo a frizione dell'area mediterranea), la zampogna, il flauto dritto, lo scacciapensieri. Per Carnevale, molte le tradizioni: tra le piu' dolci, perche'‚ legate ad un coinvolgimento di ogni eta', la Sagra della Polenta a Nemoli (Potenza), ove si prepara in un'enorme caldaia di rame, lavorata a mano nella vicina Rivello, la si distribuisce a tutti e soprattutto la si va a portare agli anziani infermi o alle famiglie piu' antiche del luogo. Per S. Giuseppe a Ripacandida e a Castelsaraceno (Potenza), i falo'. A Castel luccio Inferiore (Potenza), la vigilia di S. Giuseppe si accendono i 'focarazzi' falo' di fascine di ginestra che i ragazzi vanno 'rubando'. Ma si finge di 'rubare', naturalmente. Vi e' l'intento ludico e poi quello aggregante, il bivacco all'aperto dei 'feraiuoli' per la fiera dei Santo. All'Annunciazione, il 25 marzo, i bambini di Pescopagano (Potenza) passano attraverso rovi tagliati e disposti a forma di cerchio.

Barile - Processione del Venerdi' Santo

Molte le feste della Settimana Santa (Maschito, Ruvo, Villa d'Agri in provincia di Potenza; Matera, Aliano, in provincia di Matera): la piu' spettacolare e', comunque, la Processione dei Misteri a Barile (Potenza) nel primo pomeriggio dei Venerdi' Santo. il corteo si snoda per 5 chilometri, aperto da tre centurioni a cavallo e da tre bambine vestite di bianco (le tre Marie); seguono poi una ragazza vestita di nero con lo stendardo recante i segni della Passione di Cristo e 33 bambine vestite sempre di nero, simbolo degli anni di Cristo. Poi centinaia di altri personaggi. li Cristo e' un giovane digiuno da molti giorni per raggiungere lo stato di grazia. Il personaggio piu' insolito e' la Zingara , la piu' bella ragazza del paese, abito scintillante e ricoperta dei gioielli della gente piu' facoltosa di Barile. E' un chiaro richiamo alle origini albanesi dei paese. Infatti molto vivo sono poi le comunita' e gli usi dei 5 paesi detti 'comunita' tipiche', rispetto alle 'comunita' atipiche' di origine arberesh. Le prime sono a Barile, Ginestra e Maschito nella zona del Vulture, quasi ai confine con la Puglia; e a San Costantino Albanese e a San Paolo Albanese nel massiccio dei Pollino. Le 'comunita' atipiche' sono invece quelle di Brindisi di Montagna, a cui si arriva da una deviazione sulla Basentana (Potenza- Ferrandina); di Cersosimo, sul Pollino, di San Chirico Nuovo, un paesetto molto interno, a monte dell'Appia parallela alla Basentana; 'San Giorgio Lucano poco piu' a nord di Cersosimo, sempre nella vale dei Sarmento; San Martino d'Agri, in vai d'Agri (dallo svincolo di Atena Lucana, sull'Autostrada SA-Reggio, allo Ionio). Atipiche perche'‚ miste alla cultura locale e spesso completamente assimilate. I canti albanesi sono splendidi, nenie struggenti e malinconiche, spesso cantati in costume che si tramanda di madre in figlia.

La piu' bella tradizione avviene a San Costantino Albanese il 21 maggio, il giorno di S. Costantino. Alla processione in costume, segue il rito dell'incendio e dell'esplosione dei nusasit, fantocci vestiti di costumi popolari molto variopinti. A San Severino Lucano (Potenza), la prima domenica di luglio si va al Santuario dei Pollino (1537 metri) con una suggestiva processione in costume. A Baragiano, in provincia di Potenza, il lunedi' dopo Pasqua, si battezza un bambino: la mamma lo porge ad una coppia (uomo e donna) che lo fa passare per tre volte in un cerchio di cespugli di more.

Potenza - Sfilata dei Turchi - La Nave di S. Gerardo

A Potenza, il 29 maggio si celebra la "Sfilata dei Turchi", che avveniva fino al 1885 il 12 maggio ma dal 1886 la data venne spo stata al 29 maggio per le migliori condizioni climatche. La sfilata precede di un giorno i festeggiamenti in onore di S. Gerardo patrono della citta' che, di famiglia piacentina fu Vescovo di Potenza dal 1111 al 1119. Le origini della festa si fanno risalire all'VIII secolo quando, in una notte di maggio, fitte truppe di predoni saraceni, ormeggiata la galea alla foce dei Basento, risalirono con zattere il corso dei fiume sino a Potenza, capitanati dal gran saraceno dalla barba bianca. Colti di sorpresa cittadini sarebbero stati vinti se non fosse apparsa in celo una luce con una schiera di angeli che portato il panico fra i saraceni diedero ai potentini il tempo di riorganizzarsi. La folla grido' al miracolo del patrono della citta' S. Gerardo. La sfilata si svolge di sera con tutti i personaggi della leggenda;' si parte dalla Cattedrale. In prima linea araldi e alfieri poi bambini vestiti da angioletti a piedi e a cavallo; vengono gli schiavi saraceni che trainano la galea nella quale sono sistemati due bambini vestiti da angioletti e uno da S. Gerardo. Saraceni a cavallo precedono la ricca carrozza dei Gran Turco, scherzosamente soprannominato dei potentini 'Cipollino'. Seguono i nobili e gli arcieri con gli stendardi delle quattro porte della citta'. Dopo il Conte e la Contessa, chiude la sfilata il tempietto con l'effigie illuminata di S. Gerardo.

A Nemoli, nella valle dei Noce, tra Lagonegro e Maratea, il giorno dei Corpus Domini, si copre il corso principale con un tappeto di fiori di ginestra a forma di ostensori e calici, ricoperti di petali di rosa.

Viggiano - Processione al Santuario del MonteViggiano - Altro momento della Processione

A Viggiano in provincia di Potenza (Vai d'Agri) la prima domenica di settembre, una processione di 4 ore sale dal paese al Santuario dei Monte (1725 m) lungo un sentiero che si scorge da valle, una teoria di figurine, in testa le 'cinte' (costruzioni di fiori), ogni tanto una fermata per riposarsi presso gli antichi altari di pietra. Il tutto accompagnato da sommessi canti in dialetto.

Vi sono poi i vari presepi, tra cui, bellissimo, quello vivente lungo i Sassi di Matera; a Gorgoglione (Matera) si mette ancora il ceppo nel camino ma da entrambi i coniugi altrimenti uno dei due rischia di morire prima dei prossimo Natale.

Festa della Bruna - Matera Il Carro Trionfale

Visto che siamo in provincia di Matera, chiudiamo il capitolo dei folciore con la piu' completa tradizione dei capoluogo (e forse della Regione): la Festa della Bruna, il 2 luglio, a Matera. Non si conosce i perch‚ dell'aggettivazione 'Bruna': forse il legame alla terra fertile propiziatrice di buoni raccolti. Inizia, comunque, nel 1380 con il papa Urbano VI, gia' vescovo di Matera, con caratteristi che soltanto religiose, con il passare dei secoli diventa sempre piu profana. Il Carro e' l'elemento focalizzante, colorato e adorno di fregi: su di esso le statue in cartapesta, ogni anno raffiguranti un episodio diverso dei Vecchio o dei Nuovo Testamento. I fondali rappresentano in genere particolari dei Sassi o facciate di chiese. La costruzione dei Carro dura circa 4 mesi; qui si mostra tutta la capacita' artigianale, molto antica, dei lavorare la cartapesta ed il legno (in genere sono ancora due fami- glie che da anni lo allestiscono, i Pentasuglia e gli Epifania) nel quartiere di Piccia nello. All'alba dei 2 luglio a partire dalla Cattedrale ha luogo una processione di pastori. Al tramonto dal rione Piccianello muove il "Carro", trainato da 8 muli bardati e difeso da una imponente e spettacolare cavalcata di giovani popolani con elmo, corazza e splendide divise appositamente allestite dalle famiglie. Giunto al Duomo il Carro compie tre giri in- torno alla piazza, la Madonna 'scende' e torna in Chiesa. Il Carro viene 'consegnato' al popolo che lo distrugge e ne conserva una reliquia, mentre un grande spettacolo pirotecnico accende di bagliori le grotte neolitiche e illumina i Sassi che si colorano di mille luci formando un'immagine suggestiva unica al mondo.(tratto da Basilicata turistica)

RADUNO DI MONTA WESTERN PRESSO L’AGRITURISMO BIOLOGICO VIGNOLA MARSICO NUOVO (PZ)


Marsico Nuovo- Tutto pronto per il secondo raduno di monta western organizzato dall’Agriturismo Vignola di Marsico Nuovo in Basilicata in programma sabato 27 ottobre a partire dalle ore 10.00. La disciplina di monta western si può definire vera prova di dressage per l'equitazione western. Ricco il programma delle gare FISE: barrel racing, pol bending e gimkana Western. Nell’ambito della manifestazione una interessante tavola rotonda per fare il punto sulle opportunità di sviluppo dell’equiturismo e l’agriturismo con la presenza del presidente di Equiturismo Italia Salvatore Summa, oltre a rappresentanti politici locali e regionali. Appuntamento- a detta degli organizzatori- all’insegna della multifunzionalità che rappresenta una delle chiavi strategiche di valorizzazione e sviluppo del settore. Secondo l’Unione europea, il termine multifunzionalità illustra “il nesso fondamentale tra agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, conservazione del paesaggio e dell’ambiente, nonché garanzia dell’approvvigionamento alimentare”. In tal senso, la multifunzionalità viene vista oggi dal settore agricolo come una opportunità economica per le aziende: infatti cerca di tradurre queste funzioni in forme di remunerazione che consentano la sostenibilità economica del settore, attraverso la fornitura di servizi, inclusi quelli per i quali il pagamento diretto da parte della collettività tradizionalmente non avviene (es. alcuni servizi d’uso del territorio agricolo e forestale). L’entità di questa richiesta di servizi è continuamente crescente. Le loro caratteristiche sono le più varie, in relazione al cambiamento del tenore di vita medio e ad una maggiore disponibilità di tempo libero per larghe fasce della popolazione. Anche il rapporto con il territorio chiama l’agricoltura in modo sempre più esplicito a svolgere più direttamente un lavoro di salvaguardia e gestione delle risorse, quali acqua, suolo e vegetazione. In sintesi, i caratteri di multifunzionalità del territorio agricolo e rurale possono essere distinti, anche se in modo molto schematico, nelle quattro funzioni principali: produttiva, ambientale, paesaggistica, ricreativa. Dal punto di vista delle politiche di settore, l’uso ricreativo delle risorse agricole è, insieme con il tema della conservazione della biodiversità, uno degli obiettivi prioritari di riqualificazione dell’attività agricola. Alle funzioni ricreative è assegnato, in particolare, un ruolo fondamentale nel favorire i processi di sviluppo rurale. Lontano dal rumore quotidiano quindi, sarà possibile conoscere e vivere a cavallo uno dei territori più belli e incontaminati della nostra Lucania, in modo da poterne apprezzare storia, cultura, tradizioni e gastronomia e soprattutto praticare uno sport meraviglioso: il Turismo Equestre. Questi territori, infatti, raccontano la storia degli uomini che nei millenni l'hanno abitata, protetta, lavorata e coltivata, delle piante che qui hanno trovato habitat unici e singolari, degli uomini, dei prodotti naturali e tipici che offre il territorio, ed ancora potranno ammirare pascoli incontaminati e antiche tradizioni che oggi come ieri, sono rimasti nell'interezza delle forme, dei profumi e dei sapori altrove dispersi.

Durante la manifestazione l’AIAB Basilicata raccoglierà voti contro gli ogm.

domenica 21 ottobre 2007

no al DDL che limita la democrazia in Rete. Fra qualche giorno questo blog e tanti altri potrebbero essere cancellati da una legge dello stato.

No al Disegno di legge(DDL) che trasforma la libera espressione della rete in testate giornalistiche. I siti e i blog sono libera espressione democratica non paragonabile alle testate giornalistiche registrate al Registro Operatori Comunicazione che devono osservare l'apposita legge sulla stampa. Ancora una volta si cerca di limitare le libertà degli Italiani procedendo sulla strada della censura. I reati di diffamazione sono tranquillamente perseguibili senza porre ostacoli alla libertà d'espressione.

Anche da questo blog chiediamo al Consiglio dei Ministri di ritirare il DDL che imporrebbe l'iscrizione al ROC anche dei semplici blog.

Ma cosa è questa benedetta Internet Tax ? Ha qualcosa a che fare con la la nuova legge sull'editoria ? Ed il ROC (o R.O.C.), cos'é ?

Vediamo di spiegare con calma (lo so è difficile) la nuova magia del governo Prodi che sta mettendo in subbuglio l'intera blogosfera italiana (a quanto pare questo governo ama traballare).

il 12 ottobre 2007 il governo su proposta del Presidente del Consiglio, Romano Prodi ha lavorato per l'approvazione di una nuova legge sull'editoria (Internet Tax) (Consiglio dei Ministri n. 69 del 12 ottobre 2007).

ecco il punto saliente:

- un disegno di legge per la nuova disciplina dell’editoria quotidiana, periodica e libraria, che conferisce al Governo una delega per l’emanazione di un testo unico finalizzato al riordino dell’intera legislazione del settore. In coerenza con i principi costituzionali in materia, la riforma promuove un crescente pluralismo ed un maggiore sostegno all’innovazione, all’occupazione, alla trasparenza delle provvidenze pubbliche; sul testo è stato acquisito il parere della Conferenza unificata.

La nuova legge va a riformare la precedente legge sull'editoria, andando a trattare anche le argomentazioni connesse ad internet. Ecco il link alla nuova disciplina dell'editoria e delega al Governo per l'emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale (disegno di legge 3 agosto 2007).

http://www.governo.it/Presidenza/DIE/doc/DDL_editoria_030807.pdf

Nel dettaglio, gli articoli più importanti per i blogger sono i seguenti:

Art. 1 (Finalità generali)

  1. La disciplina prevista dalla presente legge in tema di editoria quotidiana, periodica e libraria ha per scopo la tutela e la promozione del principio del pluralismo dell'informazione affermato dall'articolo 21 della Costituzione e inteso come libertà di informare e diritto ad essere informati.
  2. Tale disciplina mira all'arricchimento della produzione e della circolazione dei prodotti editoriali, allo sviluppo delle imprese e del settore editoriale in conformità ai principi della concorrenza e del pluralismo, al sostegno all'innovazione e all'occupazione, alla razionalizzazione e alla trasparenza delle provvidenze pubbliche, nel rispetto dei principi affermati dallo stesso articolo 21 della Costituzione, delle competenze assegnate alle Regioni dall'articolo 117 della Costituzione, delle norme comunitarie, della giurisprudenza costituzionale.

Art. 2 (Definizione del prodotto editoriale)

  1. Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.
  2. Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico.
  3. La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti discografici e audiovisivi.

Art. 5 (Esercizio dell'attività editoriale)

  1. Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L'esercizio dell'attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative.

Art. 6 (Registro degli operatori di comunicazione)

  1. Ai fini della tutela della trasparenza, della concorrenza e del pluralismo nel settore editoriale, tutti i soggetti che esercitano l'attività editoriale sono tenuti all'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione, di cui all'articolo 1, comma 6, lettera a), numero 5, della legge 31 luglio 1997 n. 249. Sono esclusi dall'obbligo della registrazione i soggetti che operano come punti finali di vendita dei prodotti editoriali.

Art. 7 (Attività editoriale su internet)

  1. L'iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale su internet rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.
  2. Per le attività editoriali svolte su internet dai soggetti pubblici si considera responsabile colui che ha il compito di autorizzare la pubblicazione delle informazioni.

Ho riportato gli articoli più rilevanti evidenziandone i punti salienti.

Nonostante le contraddizioni presenti, il d.d.l. nuova disciplina editoria quotidiana (ormai noto come Internet Tax) è stato approvato; ecco, descritto in ordine sparso, il futuro della rete italiana:

  1. saranno considerati prodotti editoriali, anche i siti web non a scopo di lucro, quali blog, siti personali etc.
  2. in caso di denuncia penale un sito personale può avere responsabilità penali aggravate in quanto soggetto alla normativa sulla stampa
  3. i privati, pubblicando su internet, fanno attività editoriale
  4. probabilmente i blogger saranno considerati responsabili di commenti offensivi lasciati dai lettori
  5. tutti i siti web che fanno informazione dovranno essere iscritti al ROC; secondo Spataro l'iscrizione al ROC richiede tempi biblici e costi indotti non indifferenti.

Io non mi esprimo, non vorrei fare informazione, formazione o divulgazione. Vi chiedo solo una cosa: in Francia, Germania, UK, U.S.A., Giappone, Argentina, Brasile e India come funziona l'editoria ? I siti web sono già considerati prodotti editoriali ?

credo proprio di no ?

Beh, almeno in questo siamo stati i primi!

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