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domenica 28 ottobre 2007

L’equiturismo rappresenta un settore sempre più in grado di valorizzare l’agricoltura in chiave multifunzionale

Raduno di monta western a Marsico Nuovo

Alle gare FISE circa 40 partecipanti provenienti anche dalla Puglia, Campania e Calabria.

Marsico Nuovo- Le opportunità che vengono dall’equiturismo sono molteplici e consentono di promuovere in maniera unitaria ma con chiara distinzione di ruoli le tante risorse ambientali, sociali ed enogastronomiche della Basilicata. Ad affermarlo il presidente dell’equiturismo Italia Salvatore Summa intervenuto alla conferenza di apertura del raduno di monta western in programma presso il centro ippico “le sorgive di Marsico Nuovo a cui hanno preso parte il consigliere regionale Gaetano Fierro, Il presidente dell’AIAB Basilicata Terenzio Bove ed il consigliere del comune di Marsico Nuovo Carmine Notarfrancesco.

L’equiturismo- ha spiegato Summa nella relazione introduttiva- si presenta alle comunità locali come un momento prezioso di condivisione dei temi e delle esperienze che si sviluppano nell’ambito rurale. Una manifestazione questa, incentrata sul ruolo innovativo dell’agricoltura: sempre più legato al tessuto economico e sociale, ma capace di guardare a funzioni nuove, attente alla sostenibilità ambientale, al paesaggio, alla tradizione, alla cultura e soprattutto praticare uno sport meraviglioso: il Turismo Equestre. Settore questo che avrebbe bisogno di maggiore attenzione, soprattutto da parte dei comuni, i quali dovrebbero farsi carico di promuovere progetti integrati al fine di favorire tale sport che concorre anche alla promozione del territorio. Il vicepresidente della terza commissione agricoltura della Regione, Fierro, intervenendo al dibattito ha confermato che la regione negli ultimi anni ha lavorato in questa direzione ed a tal proposito si è fatto carico della redazione di un piano di sviluppo rurale sul quale l’UE ha espresso encomio per il lavoro svolto. Nell’intervento non è mancato un riferimento all’aggregazione del Cilento e del Vallo di Diano alla Basilicata. Secondo Fierro tale azione storica arriverebbe a coronamento di una sentita e diffusa stagione ideale e che costituisce non solo l’approdo naturale di un processo culturale che viene da lontano, ma soprattutto l’affermazione di una volontà collettiva disposta a dichiarare, attraverso strumenti democratici, la propria partecipazione alla causa della Grande Lucania. Essa- continua Fierro- non è una identità geopolitica di oggi, ma è nata tanto tempo fa e si è sviluppata sulla base di valori quali la democrazia, la tolleranza, la libertà e la cultura. Basta pensare- conclude- che nel passato- si estendeva dalla Porta di Ascea fino alle Tavole Palatine di Metaponto, dal Promontorio di Capo Palinuro fino alla foce del Basento sullo Ionio. Nei vari interventi si è anche sottolineato come la multifunzionalità viene vista oggi dal settore agricolo come una opportunità economica per le aziende: infatti cerca di tradurre queste funzioni in forme di remunerazione che consentano la sostenibilità economica del settore, attraverso la fornitura di servizi, inclusi quelli per i quali il pagamento diretto da parte della collettività tradizionalmente non avviene (es. alcuni servizi d’uso del territorio agricolo e forestale). L’entità di questa richiesta di servizi è continuamente crescente. Le loro caratteristiche sono le più varie, in relazione al cambiamento del tenore di vita medio e ad una maggiore disponibilità di tempo libero per larghe fasce della popolazione. Anche il rapporto con il territorio chiama l’agricoltura in modo sempre più esplicito a svolgere direttamente un lavoro di salvaguardia e gestione delle risorse, quali acqua, suolo e vegetazione. In sintesi, i caratteri di multifunzionalità del territorio agricolo e rurale possono essere distinti, anche se in modo molto schematico, nelle quattro funzioni principali: produttiva, ambientale, paesaggistica, ricreativa. Dal punto di vista delle politiche di settore, l’uso ricreativo delle risorse agricole è, insieme con il tema della conservazione della biodiversità, uno degli obiettivi prioritari di riqualificazione dell’attività agricola. Alle funzioni ricreative è assegnato, in particolare, un ruolo fondamentale nel favorire i processi di sviluppo rurale. La giornata è stata anche occasione per raccogliere firme contro gli OGM. (TB)

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