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giovedì 27 settembre 2007

Ogm: il governo francese verso la moratoria dice il ministro Borloo a “Le Monde”

“Il governo francese si appresta a imprimere una seria frenata alla disseminazione di ogm. Nel quadro della ‘Grenelle dell’ambiente’ - conferenza sull’ambiente - prepara un congelamento della commercializzazione delle sementi biotech, pur continuando ad autorizzare il proseguimento delle ricerche in laboratorio”. È quanto si legge sul sito di “Le Monde”, in cui si spiega che Jean Luois Borloo, ministro dell’ecologia, ha confidato questa sua intenzione ad un gruppo di parlamentari della maggioranza, e che l’ha poi confermata al giornale. “Sugli ogm - ha detto - tutti sono d’accordo: non si può controllare la disseminazione. Per cui non ci assumeremo questo rischio”. L’annuncio - sempre a quanto riferisce il quotidiano - è stato ovviamente accolto con favore dalle organizzazioni ambientaliste, ma ha suscitato le proteste dei cerealicoltori. (Agrapress)

Ogm: su moratoria ancora nessuna decisione sottolinea ministro Agricoltura francese

La questione della commercializzazione in Francia di sementi ogm “non è stata decisa”. Lo ha affermato il ministro dell’Agricoltura Michel Barnier davanti al congresso dei cerealicoltori e dei produttori di oleginose. Barnier ha aggiunto che sarà il presidente Nicolas Sarkozy a dire la parola finale. Le dichiarazioni del ministro dell’Agricoltura fanno seguito a quelle rilasciate dal ministro dell’ambiente jean luois borloo, che aveva annunciato un “congelamento della commercializzazione di semi ogm”. Sempre a questo proposito, rispondendo alle domande dei giornalisti, un portavoce della Commissione europea ha specificato che, in base alla normativa comunitaria, non è possibile vietare la commercializzazione di ogm in un paese. (Agrapress)

Ogm: in Francia prosegue il dibattito l’ultima parola a Sarkozy

Sarà il presidente Nicolas Sarkozy a dire la parola finale sulla coltivazione di ogm in Francia, al termine degli stati generali sull’ambiente, noti come “Grenelle environnement”, le cui conclusioni sono previste a ottobre. La conferenza sta attualmente lavorando divisa in gruppi di lavoro, i quali metteranno a punto dei documenti che saranno poi sottoposti a consultazioni pubbliche, per arrivare infine ad una sintesi in un appuntamento a cui parteciperà il capo dello stato. Il gruppo di lavoro sugli ogm, a quanto riferisce il quotidiano “Les Echos” citando il vice presidente del gruppo, la senatrice Marie-Christine Blandin (verdi), ha già concluso i propri lavori, trovando un consenso “su tre punti essenziali”: il primo è che “attualmente non c’è nessuna valutazione scientifica seria dei rischi” ed il secondo che occorre “abbandonare la nozione di una soglia dello 0,9% di ogm a partire dalla quale l’etichettatura dei prodotti sarebbe obbligatoria e che non poggia su alcuna base scientifica”. Infine, tutti hanno richiesto la creazione di un’alta autorità multidisciplinare ed indipendente, incaricata di valutare non soltanto i rischi degli ogm ma anche il loro interesse sociale ed economico. Nel documento finale del gruppo, sono state incorporate anche alcune posizioni di minoranza, che riguardano in particolare il principio di responsabilità dell’industria sementiera in caso di contaminazione accidentale, l’obbligo per l’agricoltore di sottoscrivere una polizza d’assicurazione o la possibilità per le autorità locali di rifiutare la coltura di ogm sul proprio territorio. (Agrapress)

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

io credo che gli ogm non risolvano in modo netto i tantissimi problemi che abbiamo nel mondo e dalle nostre parti. tuttavia credo che la cos più giusta da fare sia dare voce ai consumatori con un referendum modello svizzero. sarebbe una sorta di indagine di mercato per capire se gli ogm li vogliono o no.
penso che la vostra bellissima regione non ha niente da temere
saluti

OLTRE EBOLI ha detto...

hai ragione forse noi in basilicata non abbiamo da temere perchè alla fine la ragione prevarrà sul resto e forse quasi nessuno in basilicata vuole veramente gli ogm
grazie